Santi subito
Lo
abbiamo fatto. Abbiamo concesso al gaglioffo di organizzare un LAN party a Casa
per Caso. Il che significa: cinque adolescenti sguinzagliati per casa a partire
dalle tre del pomeriggio di ieri, un garage invaso di scarpe, alcune modifiche
all’arredo (un tavolo da esterni è stato spostato in camera del nostro, per far
posto a un maggior numero di portatili), una Vespa sul vialetto d’ingresso,
cinque posti letto da rendere disponibili.
Già
le fasi prodromiche del festino avrebbero terrorizzato una madre normale: l’altro
ieri, in tre cavalloni (altezza media 1,85), sono andati al centro commerciale a riempire
un carrello di junk food, bevande gasate e bibitoni energetici. Poi sono
tornati a casa: con il carrello e tutto. Mio figlio, l’impavido, non indossava
neppure il giubbotto e in quell’arnese si era fatto qualche chilometro a piedi,
al buio e con un’umidità feroce che faceva battere i denti a me, chiusa dentro una
giacca impermeabile.
Inferociti,
Jurassico ed io li abbiamo rispediti a restituire all’istante il maltolto,
nella speranza che non li intercettasse una pattuglia di carabinieri,
prendendoli per teppisti in vena di danneggiamenti e furtarelli, invece che per
un gruppo di tonti animati da spirito festaiolo.
E’
andata bene.
Ieri
sera noi due siamo andati a cena con amici, lasciando la casa alla loro mercé:
si sono preparati una pastasciutta a un’ora imprecisata, hanno gozzovigliato,
giocato e guardato fil horror in TV fino alle sei del mattino, per poi crollare
nelle varie camere da letto dove li abbiamo sparpagliati. Per facilitare le
operazioni, Jurassico ed io abbiamo trascorso la notte in camper, Valentina ha
diviso il nostro letto con il gatto, prestando a un paio di elefanti la sua
camera da letto.
Il
dettaglio dei padroni di casa gettati fuori dalla porta ha mandato in panico un
paio di mamme, che si sono scambiate telefonate costernate. Non devo nemmeno specificare che costoro non mi conoscono personalmente: fosse così, non avrebbero
fatto un plissé. Noi due colombi in camper ci dormiamo benissimo; anzi,
stamattina ci siamo svegliati alle otto passate. Una cosa che a casa non ci
capita mai.
Per
evitare che si verificasse una calata di mamme sconvolte, decise a recuperarsi i
figli, ho dovuto chiamarne personalmente una, tranquillizzandola circa il fatto
che non siamo nuovi a cose del genere. Anzi. Alla fine, è il quarto figlio che
raggiunge l’età delle orge con gli amici. E piuttosto di saperlo in un pub,
circondato da adolescenti sbronzi, preferisco mettere a disposizione la
Stamberga, dove so che scorre a fiumi al massimo la Red Bull.
La
quale, in effeti, funziona: stamattina alle nove i sei dell’Apocalisse erano
tutti svegli e pimpanti, riuniti in veranda a fare colazione. Ed ora si sono
chiusi di nuovo a stordirsi al PC. La faccenda continuerà fino a domattina.
Un’altra
notte in camper, un’altra giornata invasa dagli ultracorpi.
So
che la maggior parte della gente inorridirebbe, a una simile prospettiva: la
sottoscritta, invece, si diverte da morire.Quanto a Jurassico, gira per casa con un sorriso sornione sotto i baffi, osservando con malcelata soddisfazione me e i ragazzi, i ragazzi e me... E' tutto contento di vedermi felice.
Difatti, sarà
che sono tutti gran bravi ragazzi, educati e simpatici, sarà che sono la loro mamma-mito
(poco manca che quando mi vedono, anche a scola, facciano la ola…), sarà che a
me aver la casa piena di gioventù fa un’allegria pazzesca… Sarà per tutto
questo, ma per me è già Natale.
A
proposito, meglio che scappi: devo fare ancora un paio di commissioni urgenti
pre-natalizie!
Ci
sentiamo per gli auguri, ciao gente…
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