Carissimi, ci sono... ma non con la testa!
Sono
settimane che non posto, lo so.
E’
un brutto periodo, questo: un pessimo periodo per tanti motivi, anche se ciò
che mi rattrista non riguarda la mia famiglia.
Amici
e amiche in seri guai, per esempio: persone molto vicine a me che hanno bisogno
di sostegno, conforto, consiglio e vicinanza.
E’
incredibile quanto mi spossi questo fare da spalla: credo che il cercare di
infondere negli altri energie positive azzeri le mie, di energie.
Forse
perché sono un po’ abbattuta di mio.
Alcune
delusioni, o prese di coscienza se volete, circa la vera natura di taluni rapporti
che credevo affettivi, rivelatisi una grande finzione, mi hanno lasciata
proprio male.
In
un mondo di adulti, non credevo di dover vedere certe piccinerie; in altri
casi, mi sarei aspettata uno spessore umano di tutt’altro genere. Poi ci sono
situazioni di stupidità al potere che mi angosciano addirittura. Specialmente
se temo che le conseguenze di certi errori marchiani possano investire la
mia famiglia, sia pure di striscio…
Poiché
queste sono cose che mi fanno stare male sul serio, mi si blocca la tastiera:
non posso scrivere quello che vorrei per motivi di privacy o di opportunità,
non mi voglio piangere addosso perché non è da me, non voglio arrabbiarmi
perché non mi fa bene.
Così non scrivo, ma in compenso mi ammazzo di fatica: sfaccendo in casa e sguazzo in piscina senza posa, leggo un libro
a settimana (a volte anche di più), cucino come uno chef e guardo film in
lingua originale. Quest'ultima attività è faticosa perché non ci capisco molto, il più delle volte: ottimo esercizio di concentrazione allo stremo.
Faccio di tutto pur di mantenere la mente impegnata, il tutto mandando avanti la mia megafamiglia come sempre.
Ci
si è messa anche Fastweb, adesso, che di fast non ha proprio niente… è da domenica che
siamo senza telefono né connessione. Spero che entro fine settimana mi
risolvano il problema: il gaglioffo sta dando i numeri.
“Possibile?”!
In un momento nel quale a scuola rigo dritto, nessuno ha niente da ridire su di
me, non sono in punizione… Ci pensa Slow-web a punirmi!!! Niente connessione per una settimana! Io mi
trasferisco da mio fratello…”
Qui bisogna proprio tornare on line. In tutti i sensi.
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