Ultimi giorni di scuola
“Mamma,
te lo ricordi l’amico che ho preparato in Diritto?”
“E
chi se lo dimentica? Vederti nei panni dell’insegnante è l’ultima fantasia che
mi sarebbe mai venuta in mente, un anno fa…”
“Eheheheh…
Come cambiano le cose, vero? Gli ho passato tutti i tuoi suggerimenti e l’ho
interrogato per due ore!”
“Ho
presente. Udirti discettare su precisione,
completezza e utilizzo della
terminologia corretta è stata un’esperienza estrema.”
“Anche
la mia tecnica per abituarlo alla concentrazione è stata utile…”
“Su
quella continuo a nutrire delle riserve. Costringere uno a studiare mentre tu
ti fai una partita di Starcraft mi sembra una forma di tortura psicologica.”
“In
effetti me l’ha detto anche lui che sono uno s@@@@o. Però ieri l’ha interrogato
e ha preso la sufficienza piena! Guarda che viaggiava tra il quattro e il
cinque…”
“Bene!
Che ha detto il tuo amico?”
“Era
strafelice. Ha evitato che gliela dessero a settembre. Tutti in classe non credevano ai loro occhi: una
mia amica mi ha chiesto se preparo anche lei…”
“Roba
da matti. Non ti riconosco più, figlio!”
Ghigno
mefistofelico. Il vigliacco sa quanto mi ha fatto soffrire, in tutti questi
anni.
In
quel mentre transita la Miss, zaino in spalla, espressione depressa: “Vado a
studiare dalla zia, così mi isolo dal mondo. Ieri ho trascorso il pomeriggio
con Garibaldi; oggi mi attende un rapporto intimo con Euripide!”
Il
gaglioffo, pronto: “Io, invece, farò una cosa a tre con i promessi sposi!”
Li
stanno ammazzando, in queste ultime settimane: compiti e interrogazioni ogni
singolo giorno. Meno male che almeno il morale tiene…
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