Invidia
Ogni
tanto l’invidia mi lambisce: nei contesti più disparati, fa vedere la sua
brutta faccia verde, facendomi riflettere. Quante volte l’ho vista far danni,
nella mia vita …
Sarà
una deformazione professionale, ma la definisco l’AIDS dell’anima: più diffusa di quel che si
pensi, è pericolosamente subdola. C’è chi ancora non manifesta i sintomi del
morbo, però è sieropositivo: se non prendi molte precauzioni, rischi di restare
infettato. Tu credi che chi ti sussurra all’orecchio sia preoccupato per il tuo
bene; in realtà, ti sta esponendo al virus. Meglio tenerlo presente, quando
qualcuno critica troppo il prossimo suo, e il prossimo tuo. Soprattutto, quello
tuo.
Spesso
chi ne è affetto non lo sa neppure: e fa danni in giro senza manco esserne
consapevole.
Improvvisamente,
poi, la malattia esplode: violenta, distruttiva, letale. Che se capita a un
estraneo, una persona con la quale non avevi un rapporto stretto, ti dispiace
in modo generico. Se capita con qualcuno che ti è più vicino è una vera
sofferenza: scoprire che una persona alla quale volevi bene in modo sincero
stava bene solo quando tu stavi male è una brutta esperienza. E capire che
qualcuno del quale ti fidavi tramava nell’ombra, cercando di danneggiarti e
criticandoti di nascosto è una penosa delusione.
Una
delusione che ti rimane lì, nel fondo dell’anima; la cosa più difficile è non
diventare malfidenti, per questo, ma continuare ad avere fiducia nel prossimo.
Il mondo non è fatto solo di brutte persone.
Anzi: per mia fortuna, lo posso
testimoniare a voce alta. E tante brave persone le ho conosciute anche attraverso
questo blog.
Grazie per esserci, ragazzi: mi aiutate a tener cariche le
batterie.
Commenti
Posta un commento