Ciao
Eccomi
qui ad aggiornarvi sulle ultime novità.
Fronte
sanitrario: le cose iniziano ad andare benino. E per com’eravamo messi, ci
possiamo concedere un grosso, grossissimo sospiro di sollievo.
Allo
stato, abbiamo due nonni su due in ospedale, distanziati da un piano: il meno
grave dei due (il nonno) ogni tanto emigra, trascinandosi dietro la sua
piantana con tanto di flebo, per piazzarsi seduto al capezzale della
mogliettina.
Tenero,
le dice: “Dormi, Iside, dormi se hai sonno: a me basta guardarti in viso…”
Da
farci le lacrime, con quei due piccioncini bastonati.
La
nonna è reduce da un intervento, affrontato con preoccupazione dall’intera
famiglia, e superato benissimo da lei: sotto analgesici, dolorante e frastornata,
la nostra nonnina trova comunque la forza di sorridere, con quello sguardo
dolce e sereno che scalda il cuore di tutti noi che le vogliamo bene. Ora non
vediamo l’ora che si riprenda: vederla così è troppo dura...
Ecco
perché non mi avete più sentita, in questi giorni: troppe preoccupazioni. Ma
sono felice di dirvi che, ormai, la ripresa è iniziata.
Quanto
a me, non sono diventata sorda: anzi, il mio esame audiometrico è molto
positivo. E l’orecchio si è finalmente stappato. L’infiammazione permane ancora
(leggera, ma c’è), motivo per cui la foca è a secco (niente piscina, per ora),
costretta a nutrirsi di pasticche. Ve lo confesso: sono programmata più per
distribuirle che per assumerle, quelle. Date le circostanze, tuttavia, meglio
fare di necessità virtù.
Quanto
al resto della famiglia, tutto ok. Domani, se ce la faccio, vi racconto le
ultime novità su di loro.
Per
ora, passo e chiudo: ho… il giro in ospedale!
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