Questioni di genere

Ragazzi, la faccenda è seria. Qui tra maschi e femmine ci si capisce sempre meno: ho amiche – e amici – convinti che l’altra metà del cielo sia infrequentabile, minacciosa e foriera di problemi.
Relazioni in crisi, altre che saltano, talune implodono, e sempre più persone chiudono le porte all’amore.
C’è chi ci continua a credere, nonostante tutto, ma sembra candidato alle fregature a ripetizione.
Chi si scopre cinico, senza per questo vivere meglio: terrà sì lontana la sofferenza, ma con essa si nega anche la felicità.
C’è chi si nutre di sogni, per poi svegliarsi in un incubo.
Chi vive in un incubo, ma non si vuole svegliare, per paura che la realtà sia persino peggiore.
Chi si sente solo, chi sta bene così, chi vorrebbe star meglio ma di mettersi in gioco non se ne parla, chi si vuole divertire e basta, per poi scoprire che in quel modo non ci si diverte abbastanza.
Indecisi, tentennanti, paurosi, esitanti, ansiosi e lestofanti: ne sto sentendo di tutti i colori.
Complice anche il web, sono diventata l’interlocutore preferito di un numero sempre crescente di persone, che cercano in me ascolto, conforto e spesso vorrebbero consiglio.
Consigli non ne dispenso – non sia mai!  – al massimo spiego come la vedo.
Io ci provo, a mettermi nei panni degli altri: quasi sempre ci riesco, ma questo fa sì che mi trovi coinvolta in viaggi ai confini della realtà.
Penso che ve ne racconterò qualcuno: stanno diventando una parte importante della mia vita. 

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