Lo stiamo perdendo

Stamattina, ore otto, colloquio con la coordinatrice di classe del gaglioffo. Sono stati registrati alcuni timidi segni di miglioramento, ma la pagella è un cimitero. Uniche sufficienze, ginnastica e religione. 
La prof mi esorta a non disperare: abbiamo cinque mesi per arrampicarci sino alla sufficienza generalizzata. Però io sono disperata lo stesso. 
Che mi inventerò, stavolta? 

"Mamma, mamma! Sono appena stato aggredito da un'anatra!"
"Eh?"
"Sì, mi ha aggredito: io l'ho salutata dalla riva e lei ha iniziato a starnazzare, agitando le ali! Me  ne sono andato, altrimenti mi sa che mi si sarebbe avventata contro... A proposito di aggressioni, il colloquio con la prof? Perché non ti ho vista? Ti volevo salutare... Adesso mi vuoi uccidere?"
"Boh. Io c'ero. Però nemmeno io ho visto te. Ma forse è stato meglio!  Matti, la tua pagella è un disastro..."
"Lo so. Che ha detto? Che ho di fronte una carriera di zappaterra o maniscalco?" 
"No... In effetti è stata possibilista. Se lavori tanto puoi recuperare, dice.  Non ti dà per bocciato di sicuro."
"Mhm. Si è accorta che ho cambiato atteggiamento?"
"Sì. Ma siamo troppo indietro con la preparazione, ancora. Senti, ci dobbiamo lavorare assieme. Se non mi permetti di darti una mano, di qui non ne esci: sei come in una buca..."
"OK!"
"Come, okkei? Ti va di studiare sotto la mia supervisione?"
"Sì."
"Anche se ti faccio sudare sangue...?"
"Sì."
"Lasci che ti spieghi, che ripassiamo, ti fai interrogare, fai i compiti di italiano con me... Il tutto senza cercare di scappare oppure di avvelenarmi, pur di farmi smettere?"
"Sì. Meglio che la pianti di far muro, sennò mi ci schianto. Da domani, si inizia! Dov'è la mia racchetta, che la nonna sarà qui a momenti...?"
Tutto allegro, afferra la borsa da tennis e va: lasciandomi basita. Se davvero è caduto anche quest'ultimo muro, stavolta forse NON lo perdiamo. 
Sarò puntuale negli aggiornamenti, promesso. Ed ora, vado ad affogare le mie angosce in piscina. 

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