Oggi è un giorno speciale
E’
una sensazione che scava, nel profondo della tua anima, e risale, fino a
stringerti il cuore. E’ un tenero misto di orgoglio, gioia, sottile tristezza e
oscura paura.
E’
un sentimento cui non so dare un nome, guardandola sorgere dalle acque, piccola
Venere non più cucciola, fisico da
ginnasta, profilo da cammeo, capelli imprigionati in una crocchia.
Bella
come Paolina Bonaparte, semplice come la mia bambina di una volta.
Dov’è
il topino, cui solo ieri davo il biberon? Mi si stringe il cuore, se penso a
quanto presto arriverà il giorno in cui me la porteranno via.
Mi
squaglio come neve al sole, quando mi si avvicina per abbracciarmi, e giocare
nell’acqua con me, come quando era ancora formato tascabile.
Come
sei cresciuta, bambina mia.
Solo
il velluto dei tuoi occhi è rimasto uguale a se stesso, quello che mi ha
calamitato, stregandomi, la prima volta che ti ho guardata.
Non
c’ero. Non c’ero, il giorno in cui sei venuta al mondo. Non sono mie, le
prime braccia che ti hanno stretto, le prime lacrime che ti hanno salutata, il
primo seno che ti ha accolta.
Un
destino crudele ha voluto sottrarti chi ti ha dato la vita, ma mi piace pensare
che sia stata proprio lei a mandarmi da te, così piccina da non saperlo
nemmeno, quello che ti era successo.
Sono apparita, come diceva il tuo fratellino, e da allora non sono mai mancata.
C’ero
quando piangevi perché ti eri fatta male, c’ero quando tremavi, perché ti
avevano fatto del male, c’ero quando trionfavi, con gli occhi pieni di stelle,
sull’alto di un podio, pienamente
meritato.
Ci
sono sempre stata e sempre ci sarò, tesoro mio.
Quando
avrai bisogno di me e quando sarai così felice da dimenticarti che sono al
mondo. Quando sarai triste e quando
sorriderai, quando ti sentirai sola e quando sarai circondata d’amore: ogni
volta che lo vorrai, sarò lì per
abbracciarti, per darti coraggio, per gioire con te.
Buon
compleanno, piccola mia
La
tua mamma
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